Sansepolcro (AR) presenta al pubblico la sua CER

Il comune di San Sepolcro si fa portavoce della transizione energetica: Il 1 luglio, alle ore 18:00, la sala del consiglio comunale ha accolto l’amministrazione, i rappresentanti di CER in Rete e i cittadini per presentare i punti di forza della Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
L’interesse del comune di Sansepolcro per la CER è ancora molto acceso: il comune aveva costituito la sua CER già il 12 maggio 2023, e da allora il comune in provincia di Arezzo di 15 mila abitanti non ha mai smesso di crederci. Martedì 1 luglio è avvenuta l’assemblea pubblica in cui il sindaco Fabrizio Innocenti ha introdotto alla cittadinanza gli obiettivi del progetto: Scambiare l’energia in avanzo, ridurre le spese nelle bollette, aiutare le famiglie in difficoltà e incentivare l’energia da fonti rinnovabili.
Tutto ciò, come hanno illustrato anche i rappresentanti di CER in Rete Alfredo Bonetti e Roberto Gregori, si può raggiungere grazie alla Comunità energetica: un’associazione in cui i cittadini iscritti potranno scambiarsi virtualmente l’energia da fonte rinnovabile prodotta in eccesso. Uno scambio che non prevede la vendita di energia, né la necessità di cambiare il proprio fornitore.
“L’assemblea è stata costruttiva, le persone si ritrovano davanti un concetto nuovo di energia che può disorientare…” afferma il consigliere Simone Gallai “…è importante riuscire ad entrare nelle dinamiche dello scambio: quando un impianto produce, altri devono consumare. Tutti guadagnano, nessuno ci perde. Tutti hanno interesse ad entrare nella CER, sia chi ha i pannelli, sia chi non li ha ma vuole risparmiare sulla bolletta”. La CER è un’opportunità gratuita per tuti i cittadini e le aziende. Non solo chi consuma può usufruire dell’energia inutilizzata dei soci produttori (con relativo risparmio sulla bolletta), ma la CER riceve dal GSE una tariffa incentivante di 11-13 centesimi ogni kilowatt scambiato, andando a costituire una somma che verrà divisa tra i soci. Ma il vantaggio più sensazionale è il contributo a fondo perduto del 40% che il MASE versa ai soci della CER intenzionati ad installare un nuovo impianto di energia da fonte rinnovabile. Un finanziamento che attinge direttamente a un fondo di 2,2 miliardi di euro del PNRR, e che le CER possono sfruttare per realizzare una transizione energetica dal basso. L’occasione è storica e installare un pannello fotovoltaico non è mai stato così conveniente.
L’assemblea si è conclusa con il consueto spazio ai quesiti dal pubblico e un invito da parte dei relatori ad iniziare a risparmiare attivamente ed essere il piccolo passo di un grande cambiamento.





Link utili: https://www.cerinrete.it/contributo-pnrr-del-40/