L’assemblea pubblica della prima CER: Rudiano
Nell’Auditorium della scuola primaria di Rudiano (BS) il 24 giugno 2025, alle ore 20:45, è avvenuta l’assemblea pubblica dedicata alla presentazione del lungo percorso intrapreso dalla CER Rudianese dal 2021 fino ad oggi.

Il comune di 6 mila abitanti circa torna a riscoprire la sua CER: dal 2021, anno in cui la CER Rudianese è stata costituita, molte cose sono cambiate: oggi le CER sono un progetto di grande successo per quanto riguarda la diffusione sul territorio italiano, e la normativa è cambiata più volte su più fronti. Ma l’interesse dei cittadini per la Comunità Energetica non è calato: più di 100 persone hanno riempito l’Auditorium della scuola primaria e si sono fatte coinvolgere dalla presentazione dei 4 relatori d’eccezione:
–Alfredo Bonetti, presidente della CER Rudianese e rappresentante CER in Rete;
–Antonio Kaulard, del Nucleo Operativo CERL Lombardia di Aria Spa;
–Francesco Gamba, nostro concittadino e ingegnere energetico;
–Roberto Gregori, esperto di CER, che insieme a Bonetti ha contribuito alla creazione di un centinaio di CER dal Veneto alla Sardegna.
Ad aprire la serata è stato proprio il presidente Alfredo Bonetti, che dopo aver portato i saluti ai cittadini e aver introdotto gli ospiti, ha spiegato cos’è una Comunità Energetica, non dubitando che molti dei presenti fossero già aggiornati sull’argomento. Bonetti si è poi districato nell’iter normativo e costitutivo che la CER di Rudiano ha affrontato dal 2021 ad oggi, fino ad arrivare all’aggiornamento dell’ultimo mese: il ministro Pichetto Fratin il 16 maggio 2025 ha firmato il decreto che innalza a 50 mila abitanti il massimo dei residenti nel comune a cui può arrivare il contributo del 40%. Se fino a due mesi fa, solo i soci delle CER con sede nei comuni con meno di 5.000 abitanti potevano ricevere questa agevolazione, una volta che la Corte dei Conti avrà bollinato e fatto pubblicare il decreto, anche i comuni più grandi avranno accesso alla facilitazione, rendendo ancora più conveniente l’installazione dei pannelli solari.


A seguire, prende la parola Antonio Kaulard, del Nucleo Operativo CERL Lombardia di Aria Spa, ovvero un nucleo di persone che si occupa delle CER e che seguono da vicino alcuni “attivatori” importanti nella regione come CER in Rete. “La provincia di Brescia e di Bergamo sono molto avanti dal punto di vista delle CER…” ha asserito Kaluard, confrontando CER in Rete con altri attori presenti nel bresciano: “… con CER in Rete siete in buone mani“. L’intervento è proseguito con la menzione dei 2,2 miliardi di euro del PNRR messi a disposizione, di cui solo 100 milioni sono stati erogati come contributo. “Ad oggi i pannelli fotovoltaici sono uno dei migliori investimenti che si potrebbe fare, perché mai sono costati così poco e mai il costo per kwh è stato così basso. Quello che di solito era un investimento che si recuperava in sette anni, oggi si recupera in 4 e dura 30 anni”.


Ad entrare nel merito dell’argomento, Francesco Gamba, ingegnere di Rudiano, che nonostante la giovane età vanta una notevole esperienza nel campo delle energie rinnovabili. Ha seguito diverse domande di contributi per il bando edilizio del 110, operando come referente nel settore dell’efficientamento energetico, seguendo pratiche di ristrutturazioni di RSA e le relative domande di contributo al GSE. La sua figura rappresenta un punto di riferimento tecnico per tutte le CER che CER in Rete sta assistendo. Durante l’incontro ha spiegato, con dati alla mano, i vantaggi di installare un pannello fotovoltaico e i benefici economici. “I pannelli pilota installati nel 2000 sono ancora in funzione, quindi ci aspettiamo che durino 30-35 anni. Dal punto di vista finanziario il contributo in conto capitale del 40% è immediato, mentre la detrazione fiscale tramite bonus ristrutturazione edilizia si recupera il 50% in 10 anni, mediante l’inserimento della spesa nella dichiarazione dei redditi”
Nei domicili dei privati si si parla in genere di installare dai 6 ai 10 kilowatt.
Per gli appartamenti condominiali, si suggerisce di installare 3 kilowatt, dal costo di 5-6 mila euro, ma con il contributo di 600 euro per ogni kilowatt installato (3.600 euro circa), in sei anni si recupera il costo sostenuto solo con il risparmio in bolletta, senza considerare la tariffa incentivante erogata dalla CER.
Per chi possiede una casa singola con giardino, 4.5 kilowatt sono solitamente ideali, con un recupero dei costi in circa 5 anni. Se si possiede una casa di campagna, la potenza consigliata è di 6 kilowatt, con un costo totale di 9.000 euro e costo finale 5.400 euro grazie al contributo, con un tempo di ritorno dall’investimento di 4 anni e mezzo.
Per i proprietari di una casa di grandi dimensioni, la potenza consigliata potrebbe arrivare a 10 kilowatt, ed il tempo di ritorno dell’investimento risulterebbe di 4 anni. Infine, per le industrie e le attività commerciali, anche 15 kilowatt potrebbero rivelarsi ottimali.


Ha concluso la serata l’intervento di Roberto Gregori, esperto di CER, che ha illustrato tutte le tematiche rimaste in sospeso: Innanzitutto, il modello CER in Rete non obbliga nessun iscritto a cambiare fornitore e non richiede un pagamento né per l’ingresso né per il recesso. L’unico obbligo è dato dalla norma ed è, per chi ha ottenuto il contributo del 40%, di rimanere associato per cinque anni alla CER. Dopodiché Gregori ha mostrato in diretta quanto è semplice iscriversi tramite il portale di CER in Rete (https://www.cerinrete.it/iscrizione/) e quanto altrettanto sia stato reso agevole richiedere il contributo del 40% (https://www.cerinrete.it/iscrizione/). Non bisogna scordarsi di inserire le proprie informazioni personali, di caricare fronte retro e ben visibile la carta di identità non scaduta, e di avere il preventivo dell’impianto per ottenere il contributo.



Infine, come sempre, è stato lasciato spazio alle domande dei cittadini, che non hanno deluso nel mostrare una curiosità attiva e pratica: Si può usufruire del contributo per un potenziamento dell’impianto? Si, ma solo l’ampliamento verrà considerato per il calcolo della tariffa premio. Si può avere il contributo anche per le batterie di accumulo? Si, possono ricevere il contributo del 40%, ma solo se insieme vengono installati nuovi kilowatt (con un nuovo impianto o un potenziamento). Gli installatori sono informati delle procedure necessarie? Molti lo sono e conoscono tutto l’iter e le tempistiche. La serata si è conclusa con il saluto finale di Alfredo Bonetti, che ha ribadito quanto CER in Rete, il consiglio direttivo, i soci della CER Rudianese e tutti i cittadini abbiano sempre creduto nel progetto e che continueranno a farlo, per una comunità più unita e più solidale.



